Popular Articles

Recent Stories

Anche nel passato ci sono stati molti casi in cui il clima del pianeta si è scaldato in modo importante, ma mentre le variazioni di temperature rientrano nelle oscillazioni naturali, altra cosa è la velocità dei cambiamenti degli ultimi 200 anni che non ha paragoni. Di questo parleremo nell'incontro del 21 marzo 2025 alle ore 20.30 presso la sala Galmozzi in Bergamo, via Tasso 4 con Giacomo Alessandro Gerosa, ordinario di Fisica dell’atmosfera e incaricato di Ecologia presso la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università Cattolica, sede di Brescia.

La Fondazione Gritti Minetti patrocina l'incontro organizzato dall'ANPI la presentazione del volume Il vento conservatore: la destra populista all’attacco della democrazia scritto da Giorgia Serughetti nell'ambito del ciclo "Macerie 2025".

In un mondo sempre più stretto nella morsa dell’insicurezza economica e dell’incertezza sul futuro, si alza il vento conservatore. Crescono movimenti e partiti politici che rassicurano il proprio elettorato mostrandosi ostili all’eguaglianza sociale, all’accoglienza degli stranieri, ai diritti delle donne e delle minoranze sessuali, mettendo a rischio i valori fondativi delle nostre democrazie.

Dal secondo dopoguerra si sono ottenuti risultati straordinari a difesa dell’inclusione democratica. Oggi c’è un vento conservatore che spira in direzione contraria, la cui origine è da ricercare in altri processi che il Novecento ha innescato: dalla deregolamentazione dell’economia all’ideologia dell’individualismo competitivo. Questo libro propone una lettura originale che mette insieme la crisi dell’ordine neoliberale, evidenziata anche dalla catastrofe planetaria della pandemia, e l’avanzata di progetti politici di segno antiegualitario e autoritario. I leader della destra radicale populista devono il loro successo alla promessa di proteggere le ‘maggioranze silenziose’ dei loro paesi dai sentimenti di insicurezza e spaesamento indotti dalle dinamiche dell’economia. Non offrono però, in risposta, ricette redistributive contro la crescita delle diseguaglianze. Piuttosto, fanno appello all’identità nazionale, etnica, religiosa o sessuale, ergendosi a difesa dei ‘nativi’ contro gli stranieri e della famiglia ‘tradizionale’ contro nuovi modelli di vita affettiva. Le destre radicali minacciano di acquisire nuova forza nell’incertezza generata dalla crisi pandemica e la risposta delle forze progressiste potrà passare solo attraverso una rinnovata lotta contro ogni forma di diseguaglianza

L’Autrice dialogherà con lo storico Paolo Barcella

 

La Fondazione Gritti Minetti patrocina l'incontro organizzato dall'ANPI la presentazione del volume Iconografia della destra. La propaganda figurativa da Almirante a Meloni scritto da Luciano Cheles nell'ambito del ciclo "Macerie 2025".

A partire da un’ampia gamma di fonti iconografiche (tessere, manifesti, cartoline, giornali, siti web...), Luciano Cheles ricostruisce l’evoluzione della propaganda figurativa della destra dal 1946 a oggi, interrogandosi sugli elementi di continuità e discontinuità fra il fascismo e i tre partiti che nel corso degli anni si sono passati il testimone della destra: dal Movimento Sociale Italiano a Fratelli d’Italia, passando per Alleanza Nazionale. Il volume mostra come, sotto la sua apparente “normalità”, la propaganda della destra postfascista celi spesso allusioni e precisi riferimenti rivolti a un pubblico di nostalgici capaci di riconoscerli, abituando allo stesso tempo gli italiani a una versione moderna dei valori del regime.

L’Autore dialogherà con Davide Agazzi, direttore di Bergamo News

La Fondazione Gritti Minetti patrocina l'incontro organizzato dall'ANPI sezione di Dalmine su "Foibe e uso politico" nell'ambito del ciclo "Macerie 2025". L'incontro con lo storico Eric Gobetti avrà ad oggetto il tema delle foibe, dell’esodo e del loro uso politico, vicende che si svolgono durante e alla fine della seconda guerra mondiale, e vengono spesso raccontate facendo cominciare la storia dal 1943, come se tutto ciò che è accaduto prima non contasse. Si tratta di un uso strumentale della storia. Per comprendere quelle vicende (come per qualunque altro evento storico) è necessaria una contestualizzazione storica e geografica. Solo a partire dalla verità storica è possibile giungere ad un processo di riconciliazione delle divisioni della seconda guerra mondiale che non è solo utile, ma anche necessario dopo 80 anni. Un processo che dovrebbe avere caratteristiche transnazionali e non solo nazionali, ovvero riconciliare avversari politici all’interno degli Stati, ma anche gli Stati e i popoli fra loro.