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La Fondazione Gritti Minetti patrocina l'incontro organizzato dall'ANPI la presentazione del volume Iconografia della destra. La propaganda figurativa da Almirante a Meloni scritto da Luciano Cheles nell'ambito del ciclo "Macerie 2025".

A partire da un’ampia gamma di fonti iconografiche (tessere, manifesti, cartoline, giornali, siti web...), Luciano Cheles ricostruisce l’evoluzione della propaganda figurativa della destra dal 1946 a oggi, interrogandosi sugli elementi di continuità e discontinuità fra il fascismo e i tre partiti che nel corso degli anni si sono passati il testimone della destra: dal Movimento Sociale Italiano a Fratelli d’Italia, passando per Alleanza Nazionale. Il volume mostra come, sotto la sua apparente “normalità”, la propaganda della destra postfascista celi spesso allusioni e precisi riferimenti rivolti a un pubblico di nostalgici capaci di riconoscerli, abituando allo stesso tempo gli italiani a una versione moderna dei valori del regime.

L’Autore dialogherà con Davide Agazzi, direttore di Bergamo News

La Fondazione Gritti Minetti patrocina l'incontro organizzato dall'ANPI sezione di Dalmine su "Foibe e uso politico" nell'ambito del ciclo "Macerie 2025". L'incontro con lo storico Eric Gobetti avrà ad oggetto il tema delle foibe, dell’esodo e del loro uso politico, vicende che si svolgono durante e alla fine della seconda guerra mondiale, e vengono spesso raccontate facendo cominciare la storia dal 1943, come se tutto ciò che è accaduto prima non contasse. Si tratta di un uso strumentale della storia. Per comprendere quelle vicende (come per qualunque altro evento storico) è necessaria una contestualizzazione storica e geografica. Solo a partire dalla verità storica è possibile giungere ad un processo di riconciliazione delle divisioni della seconda guerra mondiale che non è solo utile, ma anche necessario dopo 80 anni. Un processo che dovrebbe avere caratteristiche transnazionali e non solo nazionali, ovvero riconciliare avversari politici all’interno degli Stati, ma anche gli Stati e i popoli fra loro. 

Presentazione VII Rapporto GIMBE sul SSN
La Fondazione Gritti Minetti patrocina l'incontro, organizzato dalla lista Treviglio Aperta, FP CGIL, l'Associazione Amici della Festa de l'Unità e dal Medicina Democratica, volto a presentare il VII Rapporto Gimbe sul Servizio Sanitario Nazionale.
Interverranno tra gli altri Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, Giovanni Palazzo, direttore ASST Bergamo Ovest e Davide Casati, consigliere regionale PD in commissione Sanità.
L'evento si svolgerà a Treviglio il 24 febbraio 2025 alle ore 20.45 presso il Teatro TNT in piazza Garibaldi. 
 
«Il Rapporto che la Fondazione GIMBE pubblica periodicamente rappresenta un prezioso spaccato di analisi sulle condizioni e i problemi della sanità in Italia. L’edizione di quest’anno, dedicata alle criticità del sistema sanitario, acquisisce un interesse particolare, ponendosi come sollecitazione all’applicazione dei principi di universalità e uguaglianza sanciti dalla Costituzione.
Il Servizio Sanitario Nazionale costituisce, infatti, una risorsa preziosa ed è pilastro essenziale per la tutela del diritto alla salute, nella sua duplice accezione di fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. La sua efficienza è frutto, naturalmente, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi applicati, responsabilità, quest’ultima, affidata alle Regioni.
Per garantire livelli sempre più elevati di qualità nella prevenzione, nella cura e nell’assistenza, è necessaria la costante adozione di misure sinergiche da parte di tutti gli attori coinvolti».
Sergio Mattarella
I carnefici del Duce di Eric Gobetti

La Fondazione Gritti Minetti e l'ANPI sezione di Albino organizzano la presentazione del libro I carnefici del Duce di Eric Gobetti.

L'evento è previsto per il 20 febbraio 2025 alle ore 20.45 presso la sala consiliare del Comune di Albino.

Non tutti gli italiani sono stati ‘brava gente’. Anzi a migliaia – in Libia, in Etiopia, in Grecia, in Jugoslavia – furono artefici di atrocità e crimini di guerra orribili. Chi furono ‘i volenterosi carnefici di Mussolini’? Da dove venivano? E quali erano le loro motivazioni?

In Italia i crimini di guerra commessi all’estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. Non stiamo parlando di eventi isolati, ma di crimini diffusi e reiterati: rappresaglie, fucilazioni di ostaggi, impiccagioni, uso di armi chimiche, campi di concentramento, stragi di civili che hanno devastato intere regioni, in Africa e in Europa, per più di vent’anni. Questo libro ricostruisce la vita e le storie di alcuni degli uomini che hanno ordinato, condotto o partecipato fattivamente a quelle brutali violenze: giovani e meno giovani, generali e soldati, fascisti e non, in tanti hanno contribuito a quell’inferno. L’hanno fatto per convenienza o per scelta ideologica? Erano fascisti convinti o soldati che eseguivano gli ordini? O furono, come nel caso tedesco, uomini comuni, ‘buoni italiani’, che scelsero l’orrore per interesse o perché convinti di operare per il bene della patria?